Scienza e religione ovvero lo studio e la divulgazione di “ciò che è” rispetto a “ciò che dovrebbe essere”.
Detto così è sicuramente un modo poco rispettoso verso il pensiero di qualche miliardo di persone, ma è la verità. Tra i tanti punti controversi ce ne è uno che mi ha affascinato e condizionato pesantemente. Secondo le religioni giudaico-cristiane l’uomo è dotato di libero arbitrio mentre la scienza, al pari delle religioni orientali, sostiene che tutto è già determinato. Facciamo il solito esempio. Un uomo entra nella propria automobile, mette in moto, ma si accorge di avere un lembo dell’impermeabile incastrato nella portiera. Apre lo sportello, libera l’impermeabile e, dopo aver perso sei secondi, parte. Dopo poco arriva ad un incrocio e viene investito in pieno da un camion. Il risultato finale è che sarà paraplegico per tutta la vita. Se l’impermeabile non fosse rimasto incastrato nella portiera quell’uomo sarebbe partito subito e quindi sarebbe arrivato all’incrocio sei secondi prima dell’arrivo del camion e non sarebbe accaduto niente di irreparabile. Questa, in sintesi, è la Teoria del Caos: piccole cause grandi effetti. L’analisi di questo fatto, però, non è completa. Era già determinato che il lembo dell’impermeabile sarebbe rimasto incastrato nella portiera perché quell’uomo l’aveva indossato male prima di uscire di casa. L’aveva indossato male perché si era alzato controvoglia e nervoso. Era nervoso perché aveva dormito malissimo. Aveva dormito male perché era andato a letto ubriaco. Era andato a letto ubriaco perché la sera precedente aveva incontrato un vecchio amico e avevano festeggiato al bar fino a tarda notte. Il vecchio amico passava di lì perché cercava l’indirizzo di una amica. Cercava l’indirizzo perché lei sembrava disposta ad andarci a cena. Lei lo aveva cercato perché voleva dimenticare il suo precedente fidanzato…. Si potrebbe continuare indietro fino al Big Bang. Ogni evento è causa e conseguenza, come in un gigantesco effetto domino. Anche in questo momento, se decidessi di smettere di scrivere ed andare a prendere una boccata d’aria lungo il fiume non potrei mai attribuire la scelta al mio presunto libero arbitrio. Dipende solo dal fatto che sono stanco. Sono stanco perché sto scrivendo da due ore. Sto scrivendo da due ore perché voglio finire questo argomento. Lo voglio finire perché …… e via dicendo.
Non capisco proprio come si possa pensare che un ragazzo nato nelle favelas brasiliane sia dotato di libero arbitrio e quindi scelga lui stesso il tipo di vita che lo aspetta. Oppure vorrei capire quale libero arbitrio ha portato una giovane mamma del Darfur a morire di fame insieme al suo bambino appena nato. Ho passato molto tempo a cercare di ricordare scelte, banali e non, della mia esistenza. Tutte quelle che ho ancora ben chiare nella mia memoria sono state frutto e logica conseguenza di eventi precedenti. Causa ed effetto. Il bello viene adesso. Tutto è determinato ma, in realtà è indeterminabile a causa dell’impossibilità umana di conoscere a priori tutto ciò che può influenzare un evento che diventerà la causa del successivo. Nella meteorologia è famosa l’affermazione secondo la quale “è sufficiente il battere delle ali di una farfalla in Perù per scatenare un temporale a Londra”. Non posso complicare ulteriormente un argomento già complicato quindi, se ne avete voglia, e dovete averne tanta, documentatevi sul Principio di Indeterminazione, sui Teoremi dell’Incompletezza e sulla Teoria del Caos. Dopo queste letture sarà poco probabile che crediate ancora nel libero arbitrio.
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