Descrizione aggiuntiva

Il contrario del Big Bang prende il nome di Big Crunch. Se prendiamo un oggetto e lo lanciamo verticalmente in aria, sicuramente ricadrà verso il punto dal quale è stata lanciato. Questo, con un semplice paragone, e quanto accadrà anche all’Universo. La fine, il punto Omega come lo chiamano gli scienziati, oppure l’Apocalisse descritta nella Bibbia. Gli scienziati ragionavano su tre possibilità. La prima. Se la potenza del Big Bang fosse stata forte al punto da impedire alla forza di gravità di richiamare tutto nella posizione iniziale, avrebbe continuato in eterno ad espandersi. L’entropia avrebbe avuto il tempo di agire e, prima o poi, dopo l’invecchiamento, sarebbe arrivata la morte strutturale. Questa possibilità prese il nome di Big Rip (universo aperto). La seconda ipotesi. Se la potenza del Big Bang fosse stata eseguita con una forza esattamente necessaria a fermare l'espansione proprio nel punto nel quale la forza centrifuga è perfettamente uguale a quella di gravità, tutto il sistema si fermerebbe per l’eternità. L’entropia farebbe in ogni caso il proprio lavoro. Questa possibilità prese il nome di Big Freeze (universo piatto). La terza ed ultima. Il Big Bang non ha generato una forza sufficiente a vincere quella di gravità. Alla fine tutto l'Universo cesserà la propria espansione ed inizierà il cammino inverso. Il collasso. Questo è definito Big Crunch e, praticamente, si può visualizzare come l’esatto contrario del Big Bang (universo chiuso). Al momento nessuno è ancora riuscito a dimostrare con assoluta certezza quale delle tre ipotesi possibili è quella che accadrà...

Una ipotesi assurda?

Adesso desidero fare una ipotesi che non ha alcun fondamento scientifico. Si tratta di un personalissimo ragionamento basato sulla logica, la mia logica. Innanzi tutto cerchiamo di metterci d’accordo sul concetto di intelligenza umana. Cercando di semplificare al massimo credo che una definizione potrebbe essere questa: la capacità di selezionare per andare nella direzione giusta con un percorso naturale di auto apprendimento conoscitivo e migliorativo della creatività e delle strategie necessarie.

Importante è essere convinti che l’intelligenza umana sia qualcosa che non può che crescere nel tempo e quindi non può avere limiti. Per capire la mia opinione e semplificare le idee diamo quindi un valore numerico all’intelligenza umana. Per comodità, identifichiamo l’anno della nascita di Cristo con il livello più basso, cioè zero. E’ opinione comune che la vera scienza nasce nel XV secolo con Galileo Galilei e, in quel momento, l’intelligenza umana aveva quindi raggiunto, secondo questa personalissima interpretazione, un livello intorno a 1600. Già a livello 2000, cioè oggi, ha superato confini inimmaginabili per i coetanei di Galileo. Lo sviluppo continua inarrestabile e a livello odierno, un umano del XV secolo sarebbe mentalmente impossibilitato ad accettare la realtà dei fatti. Riusciamo ad immaginare l’intelligenza umana, quando arriverà a livello 10.000 (anno diecimila)? Penso proprio di no e questo dipende dalle nostre capacità intellettive che oggi si trovano molto più in basso. Adesso esageriamo. Chiediamoci, ma lasciamo subito perdere, come sarà il mondo, quando l’intelligenza umana avrà raggiunto il livello 100.000 (anno centomila). Ma sappiamo che l’Universo ha una vita prevista non inferiore a venti miliardi di anni quindi l’intelligenza, sempre crescente, sarà presente anche a livello 1.000.000 (un milione) e, basta avere pazienza, anche ad un 1.000.000.000 (un miliardo). Stiamo parlando di livelli intellettivi molto più che inimmaginabili e per i quali, forse, sarebbe più esatto usare l’espressione: assolutamente non concepibili.

L’attuale livello intellettivo dell’umanità ci ha permesso di sapere con certezza che non solo abbiamo fortissimi indizi che l’Universo sia stato creato intenzionalmente ma, addirittura, che l’obiettivo era quello di creare le condizioni per permettere lo sviluppo di una intelligenza. Adesso penso di essere in grado di darmi la risposta alla domanda che mi ha accompagnato per anni: Mi chiedevo: “… ma perché l’Intelligenza che sta dietro alla creazione dell’Universo e che ha fatto di tutto affinché nascesse e si sviluppasse la vita, la nostra vita, ha programmato di distruggere tutto?” Ecco quindi la “mia” finale.

L’intelligenza umana, nei prossimi milioni e miliardi di anni, subirà una crescita esponenziale di una grandiosità inverosimile la quale, arrivata ad un certo punto, le consentirà di “dialogare” con l’intelligenza creatrice per “trattare” il suo destino. In sintesi, l’obiettivo del Creatore, partendo dal presupposto che ha ben progettato le condizioni per permettere lo sviluppo di una intelligenza, immagino possa essere ampliato con l’ipotesi che il disegno iniziale prevedesse già uno sviluppo intellettivo abnorme affinché accada quello che ho appena sostenuto. Non credo che ci sarà un “game over”.

Forse avrei fatto meglio a non descrivere questa mia assurda ipotesi, ma non sono mai riuscito a digerire il fatto che miei lontanissimi discendenti non avessero più un futuro ed ho cercato e trovato una soluzione. La “mia” soluzione.