Insieme ad un nutrito gruppo di amici (Mario Graffeo, Stefano Moroni ed altri) avevamo deciso di passare una settimana alle Eolie. La nostra base era situata nell'isola di Lipari in una stupenda ed enorme villa posizionata su un colle dal quale potevamo ammirare un panorama magnifico. Tutte le mattine, in dieci, ci recavamo al vecchio porto dove ad attenderci c'era un grosso peschereccio di proprietà di due fratelli pescatori locali, Francesco e Salvatore, i quali, conoscendo alla perfezione sia la zona che i venti, ogni volta sapevano perfettamente dove fare rotta. Verso mezzogiorno, in mezzo al mare, avveniva sempre un incontro con piccole barche di loro amici e i nostri due accompagnatori, dopo aver scelto il pesce del giorno, ci preparavano dei primi piatti straordinari. Uno di quei giorni, poco prima del “rendez vous” con un barchino per i consueti approvvigionamenti, sentimmo distintamente un profondo boato provenire dal vicino Stromboli. Il vulcano, perennemente attivo, emette da sempre piccoli sbuffi di fiamme e fumo ma quella volta, oltre all'intensità del boato, sopra l'isola apparvero rapidamente i classici nuvoloni vulcanici. Stromboli, e dopo poco anche l'Etna, continuarono ad eruttare facendo si che anche i media si interessassero di questi fenomeni. Non trascorse molto tempo che tutti noi ricevemmo telefonate abbastanza preoccupate da parte dei parenti “lontani” che avevano saputo di queste eruzioni. Anche in quella occasione avemmo conferma di quanto le notizie vengono alterate per attirare l'attenzione del pubblico! Per alcune sere dagli ampi terrazzi della “nostra” villa”, il dopo cena fu riservato alla visione in diretta di quello spettacolo della natura...
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