Ero da poco stato nominato responsabile regionale per l'informatizzazione degli IACP della Toscana e stavo partecipando ad una importante riunione in Regione alla presenza dei massimi dirigenti compreso l'allora presidente del Consorzio, Raffuzzi. Erano momenti di tensione e nervosismo perchè (Regione e Consorzio) avevano preso l'impegno "politico" di emettere il bollettino di pagamento entro la fine di quell'anno. Con un pò di organizzazione avevo sempre pensato che, tecnicamente, ci si sarebbe potuto fare a patto di seguire un cammino obbligatoriamente "poco politico". Ricordo che ad un certo punto feci un intervento per alcuni paletti che avrebbero dovuto essere rimossi, in un modo o in un altro a me non interessava, affinchè si potesse continuare a sperare nel rispetto dei tempi dei quali ero l'unico responsabile tecnico. Raffuzzi si alzò e battendo i pugni sul tavolo inveì contro di me ad alta voce. Lo lasciai terminare e, prima che lui si rimettesse seduto, mi alzai (ero all'altro capotavola) e, più o meno dissi:
"Senta, Lei non si deve più permettere di alzare la voce con me. Questo comportamento lo accetto solo da mio padre e lei non lo è!"
Ricordo perfettamente sia il terrificante silenzio che seguì la mia frase sia lo stupore generale. Come al solito avevo parlato senza pensare e, questa volta, dovevo averla combinata grossa. Stavo appunto valutando con quale treno sarei da li a poco rientrato a casa quando Raffuzzi, come se non fosse successo niente disse:
"...Bene, possiamo continuare la riunione....!"
Credo che questo sia una ulteriore prova che quando una persona è ritenuta "necessaria" gli viene consentito quasi tutto. Mi tolsero i paletti, io rispettai i termini e due giorni prima di Natale uscirono i bollettini per tutta la Regione.
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