Pillole & C.


Credo che ricordare non dipenda da noi ma dal tipo dell’evento vissuto. Abbiamo la possibilità di decidere facilitando eventi “standard” oppure, sempre senza esagerare, creare le condizioni per vivere eventi “particolari”. Non mi sembra poco ed inoltre, con un po’ di fantasia, non mi sembra neanche difficile. Una tranquilla domenica al mare con gli amici è destinata a morire nel presente lasciando solo un ricordo vago, complessivo e indefinito. Non potrebbe essere diverso in quanto non è successo assolutamente niente che possa generare nella nostra mente l’imperativo: “questo me lo devo ricordare!”.

Ecco perché, insieme a Gloria e Roberto, decidemmo che quella fine d'anno ce la saremmo dovuta ricordare. Sotto una pioggia battente partimmo da casa verso le 23,30 con destinazione Viareggio. Parcheggiammo accanto alla pizzeria Athos e poi, quasi di corsa e sempre sotto un magnifico diluvio, ci dirigemmo verso la cima del molo. In mano avevamo una bottiglia di Champagne e quattro calici di cristallo. Senza mai incontrare anima viva (ovviamente), arrivammo accanto al faro che mancavano pochi secondi alla mezzanotte o, forse, era già passata. L'acqua veniva da tutte le parti e noi, all'unisono, urlammo uno stupendo conto alla rovescia e riuscimmo, pur con gli ombrelli in mano, ad aprire la bottiglia e bere, ognuno nel proprio calice, quel nettare meraviglioso. Bottiglia e calici vennero poi infranti sugli scogli. Tornammo a casa letteralmente fradici, felici e sicuri che quell'ultimo dell'anno sarebbe restato nella nostra memoria per sempre.