Quell'inverno eravamo tutti riuniti in un bel locale della Val Badia ed occupavamo almeno tre tavoli in fondo alla sala. L'orchestra suonava "delicate" canzoni tedesche, i camerieri parlavano un italiano stentato e qualsiasi scritta era in lingua germanica. Tutto bene finchè il presentatore, con sforzo disumano, disse che la prossima canzone sarebbe stata dedicata "agli ospiti italiani". Non mi piacque ma lasciai perdere fino a quando, dopo una mezzora, venne ripetuta la stessa frase. Mi alzai senza che nessuno dei miei facesse in tempo a fermarmi e a chiare note dissi che io non mi sentivo assolutamente un ospite ma che, casomai, gli ospiti erano i tedeschi perchè questo posto, anche se non sembrava, era Italia! Nel silenzio generale, non ostante quasi tutti i "tedeschi" avessero capito, si udì un timido applauso da un tavolo poco distante. L'uomo in piedi urlò: "Bravo, è vero. Ci trattano come stranieri...". Al che, senza mettermi seduto replicai: "Te di dove sei?". E lui: "Di Bari.." Non lo feci neanche finire e, sedendomi dissi a voce alta: "Ma allora non sei Italiano neanche te!" Anche quella volta non successe niente ma certamente, se si fosse incazzato di brutto, avrebbe avuto tutte le ragioni del mondo. Fu molto più educato ed intelligente di me.
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