Avevamo deciso di trascorrere alcuni giorni a Roma in occasione del lungo ponte dell'Immacolata. Giovedì 4 dicembre, verso le 18, abbiamo caricato due trolley sulla macchina di Francesca per farci accompagnare alla stazione. Al nostro ritorno, alle 15 del giorno 8, davanti la porta di casa sblocchiamo il sistema di allarme e, invece del solito lungo beep sentiamo chiaramente la segnalazione che l'allarme, in nostra assenza, è stato attivato da qualcosa. Appena entrati vediamo aperta la porta finestra del terrazzo di sala. Un rapido giro nell'appartamento ci conferma l'intrusione: il primo cassetto del comò è posato sul letto ed il contenuto sparso intorno; il poco oro che Caterina lascia sempre sul suo comodino è sparito ma una collana di perle e una di corallo sono ancora lì ben in vista; il secondo cassetto risulta aperto e frugato superficialmente; un'anta dell'armadio è spalancata ma tutto è al suo posto; un piccolo contenitore nell'altra camera è stato aperto. Oltre queste “anomalie” la casa è in perfetto ordine. Non manca niente altro.
Il ladro acrobata è salito fino al terzo piano lungo il discendente di rame che corre a circa un metro dalle terrazze. Arrivato all'altezza giusta ha scavalcato le piante e, dopo averle posizionate ben in ordine sul pavimento, con una semplice spinta ha aperto la porta finestra, ha posizionato le tende in modo da non essere intralciato nell'uscita e... l'allarme sonoro ha fatto il proprio dovere costringendolo ad una permanenza interna che non può essersi prolungata oltre due o tre minuti.
Facciamo la denuncia all'Assicurazione e ci rechiamo dai Carabinieri. Non hanno dubbi: sono stati gli zingari. Accettiamo un consiglio. Siccome alcuni loro “specialisti” riescono a salire dai discendenti perché sono ben ancorati al muro esterno dei fabbricati, con il consenso di tutto il condominio provvediamo a rendere molto instabili questi percorsi. La Legge non prevede che i discendenti debbano essere ancorati così saldamente da consentirne la scalata e quindi, se ci sarà un secondo tentativo, molto probabilmente la scalata dovrà essere abortita causa un evidente rischio fisico derivante da debolezza “strutturale”. Comunque, già che ci siamo, facciamo installare anche una potente sirena esterna e avvisiamo i vicini come comportarsi, da ora in poi, in caso di allarme proveniente dal nostro appartamento.
Da riscontri assolutamente certi siamo venuti a sapere che l'accesso è avvenuto nella stessa giornata della nostra partenza e quindi “qualcuno” (e noi sappiamo chi) ci ha visto partire ed ha avvisato l'acrobata che, almeno per quella sera, l'alloggio era “disponibile”.
In casa non abbiamo oggetti di valore né contanti e, allo stesso modo, non crediamo di essere un obiettivo per ladri professionisti. Il nostro appartamento, come molti altri, può essere oggetto di attenzione solo per ladri occasionali e, questa volta, l'occasione è stata presa al volo.
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