Perchè molti continuano a scandalizzarsi del rapporto sesso-potere
Nella storia dell'umanità, sia quella scritta che a memoria d'uomo, sesso e potere sono sempre andati a braccetto. Gli uomini sanno che il potere apre le porte al sesso, e le donne sanno che, con il sesso, possono arrivare ad ottenere quello che vogliono. Inutile meravigliarsi: il sesso è il vero motore della storia. E' sempre stato così, è così e sarà sempre così. Chi si meraviglia, chi si scandalizza, chi resta incredulo di fronte a questo “binomio” è una persona assolutamente ignorante perchè non ha alcuna conoscenza della storia.
Da sempre il potere è maschile e da sempre la donna sa di avere qualcosa che all'uomo piace tantissimo e, proprio per questo, poche generazioni dopo Eva, è nato il mestiere che ancora oggi viene definito come il “più antico del mondo”. Se questo fatto non piace, se fa indignare o se produce scandalo è assolutamente ininfluente sulla permanenza di questa attività la quale, sia ben chiaro, viene svolta a tutti i livelli ed i clienti si trovano ovunque: dall'operaio al pensionato, dal professore allo studente, dal medico di corsia al primario ospedaliero, dall'impiegato di banca al direttore generale, dal politico al prelato eccetera eccetera. E' da stupidi meravigliarsi di certe cose. La quantità di questa merce sul mercato è molto elevata ma è chiaro che la qualità è direttamente proporzionale al prezzo che si è disposti a pagare per cui, ricordandoci che il potere è la condizione primaria che consente un facile accesso al denaro, non c'è niente di anomalo se il potere attira le donne come il miele le api.
Capisco ed accetto questo meccanismo atavico e, inoltre, non ho mai creduto, salvo le solite eccezioni, che una donna nasca con quel mestiere nel sangue. A questa antica professione si può accedere in tre modi: per necessità, in quanto considerata come l'ultima spiaggia per risolvere problemi di base; per obbligo, a causa di altri che sfruttano situazioni personali particolari e, infine, per scelta ragionata. I primi due casi mi procurano molta tristezza e, in una società veramente civile, non dovrebbero esistere mentre, nell'ultimo caso, penso che molte donnine, oggettivamente appetibili e con un elevato grado di ambizione possano fare un ragionamento del tipo: “nella mia vita, forse, se avrò fortuna, troverò un onesto lavoro che mi consentirà di guadagnare il sufficiente per vivere decentemente mentre, affittando il mio corpo, sicuramente farò un sacco di soldi e vivrò alla grande”. Per decidere tra una difficile possibilità di vivere “onestamente” ed una facile certezza di navigare nell'agiatezza e nel denaro è necessario riuscire a superare un paio di resistenze “comportamentali” interne e un iniziale disgusto, al quale, però, si fa presto l'abitudine. Esattamente come l'infermiera che pulisce un malato o un medico che fa un'autopsia, finito il lavoro è sufficiente una bella lavata e tutto torna come prima. Routine!
Anche il marketing è basato su messaggi a sfondo sessuale. Se promuovi i tuoi bianchi stecchini da denti facendoli vedere al pubblico su un bel tavolo verde ne venderai una certa quantità ma se, i soliti stecchini li fotografi posizionati a raggiera intorno al punto centrale di uno splendido lato B le vendite, come minimo, raddoppieranno. Ormai tutti i produttori, in qualsiasi parte del mondo, lo hanno capito: il pubblico vuole vedere belle donne, meglio se poco vestite, perchè l'articolo in vendita (stecchini o mutande non ha alcuna importanza) abbia più possibilità di successo. L'essere umano medio ama il sesso più di quanto dica, adora il proibito e reprime con grandi difficoltà le sue manie, le sue perversioni e le sue fantasie sessuali. Ecco perchè odia e, silenziosamente, invidia chi vive come lui stesso vorrebbe vivere e si scandalizza di quello che altri fanno, solo perchè lui non è riuscito o non riesce a fare.
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