La noia

Per circa dieci anni sono stato al fianco di una persona che adorava il proprio lavoro. Dalla mattina alla sera l'informatica riempiva totalmente la sua vita. Anche se ne aveva la possibilità, non staccava neanche durante quei pochissimi giorni l'anno nei quali si concedeva un po' di ferie. Non si stancava mai. Poi arrivò un infarto. Non grave, ma lo costrinse ad una sosta forzata. Decise di farsi visitare da un luminare milanese il quale, dopo una chiaccherata, gli fece questa domanda:
“Lei si annoia mai?”
“No Professore, non conosco la noia”
“Ecco, questo è il suo problema”

Sarà un caso limite ma la maggior parte delle persone vive la noia come un’esperienza molto spiacevole anche perchè la nostra società incoraggia la vita attiva e insiste sul fatto che bisogna sempre essere in movimento per riuscire a far fronte alle sfide quotidiane. Molti dunque fanno tutto il possibile per evitare la noia e sono sempre in attività, ma in questo modo, come ampiamente dimostrato da molti studi pubblicati a livello mondiale, danneggiano sé stessi. Senza entrare nei dettagli, sembra proprio che la noia, in dosi limitate e sporadiche, sia un qualcosa di necessario al nostro cervello esattamente come lo è il sonno.

La vita è un continuo miscuglio di opposti molti dei quali chiari e semplici. Bello e brutto, amore e odio, felicità e tristezza, gioia e dolore, freddo e caldo, luce e buio.... e, al contrario del divertimento e della sensazione di una pienezza dell'esistenza, la noia viene generalmente percepita come un sentimento negativo, una forma di impotenza nel non riuscire a modificare quanto stiamo vivendo pensando che, proprio in quel momento, potremo fare chissà quante altre cose molto più gratificanti. Eppure, in età adulta, dovremmo essere in condizioni di conoscere e saper gestire uno “stato emotivo” con il quale tutti abbiamo convissuto fin dalla più tenera età. I bambini spesso appaiono annoiati ed anche i ragazzi si annoiano molto facilmente. Lo studiare annoia, dover ascoltare qualcuno è spesso noioso come dover lavorare. Mangiare la stessa pietanza, usare la solita auto per anni, fare le solite cose tutti i giorni sono attività che fanno parte della vita, lo sappiamo da sempre, ma spesso ci annoiano e ci fanno stare male.

Anche in una caverna della preistoria ci si poteva annoiare a tal punto da iniziare a fare dei segni sulle pareti, per rievocare nostalgicamente l'ultima caccia incidendo graffiti che divennero le prime espressioni dell'arte. La noia è un sentimento importantissimo per l'umanità. E' per battere la noia che l'uomo ha iniziato a fantasticare con la mente, ad uscire dal proprio guscio. Albert Einstein sviluppò la teoria della relatività, mentre era in uno stato d’animo particolarmente annoiato e stava sognando ad occhi aperti.

Questo significa che molte persone intelligenti, ma tendenti alla noia, possono in questi momenti trovare la motivazione per reagire, stimolando la loro creatività e costringendosi a cercare soluzioni originali a compiti noiosi. Varie scoperte di cui godiamo oggi, sono state elaborate da persone che, attraverso queste invenzioni, tentavano di superare lo stato di frustrazione dovuto alla noia provocata dalla ripetitività dei compiti o da una prolungata inattività.

A questo punto è chiaro che tutto dipende da come funziona quella cosa grigia che ci hanno messo tra gli orecchi. Ci sono diverse tipologie di eventi e situazioni noiose. Possono essere imprevedibili o non, transitorie o durevoli ma comunque sono sembre momenti dell'esistenza che, sapendo che possono avvenire, e se ci creano così tanto fastidio, devono essere affrontati e risolti. Certo esistono anche alcune situazioni non facilmente gestibili che ci producono noia e una serie di pesanti derivati. Se vivi con un partner sbagliato, se fai un lavoro monotono e ripetitivo, se hai tempo libero e non hai un hobby, se non hai alcun interesse diverso dal sognare situazioni irrealizzabili... allora la cosa si può complicare anche se, in molti casi, siamo personalmente corresponsabili della situazione che adesso crea così fastidio.

La noia non ha una buona reputazione anche perché controllando continuamente la maggior parte degli aspetti della nostra vita, siamo convinti di non avere nessun potere sulla noia. Eppure sarebbe sufficiente fare qualcosa ma, allo stesso tempo, esistono milioni di motivi per NON fare qualcosa, e questa inedia è proprio ciò che ci rende annoiati. Allora, se proprio non riusciamo a conviverci, esiste una sola soluzione: si combatte.

Un buon libro risolve un sacco di problemi ma gli italiani non amano leggere. Una visita a qualcuno più sfortunato di noi consente di far trascorrere il tempo in maniera utile, ma alzarsi dalla poltrona, prendere l'auto e andare a casa dell'amico malato non è considerato il massimo della vita. Usare la tecnologia disponibile per navigare in internet, scambiare due parole su una chat, curiosare su Facebook sono attività leggere che fanno girare le lancette dell'orologio ma, non solo gli anziani, esistono ancora persone che hanno rifiutato di capire l'utilità di questi mezzi. Mettere ordine in quel grosso cassetto pieno di chissà cosa viene generalmente rimandato a “domani”. Fare un giro di mura, oltre a far bene al fisico rilassa la mente ma oggi è troppo caldo o potrebbe piovere. Frequentare un corso di burraco, di scacchi, di astronomia o di inglese, oltre ad arricchirci consente una socializzazione ulteriore e diversa ma bisogna averne voglia, si deve avere un desiderio di partecipazione ad attività che, se da un lato non saranno il massimo della vita desiderata, servono comunque allo scopo.

Purtroppo, quando diventa frequente e non viene gestita con intelligenza, questo stato dell'essere lo vedo, e forse lo è, come il confine con una delle peggiori condizioni mentali: la depressione. Ma questo è un altro discorso.