Kart 125 competizione
Non ricordo bene l'anno (forse il 1993) ma era di settembre. Al Luna Park ci ritrovammo in quattro. Roberto, Luigi, Gianfranco ed io. Non era una bella giornata e quindi era quasi deserto. Prendemmo quattro Kart e cominciammo una serie di sfide infinite. Al termine di ogni gara cambiavamo i Kart perchè, i perdenti, accusavano il vincitore di avere il mezzo superiore. In seguito, visto che il giochino ci era piaciuto, ci ritrovammo vicino a Empoli dove esisteva una vera pista di Kart che, tra l'altro, potevano essere noleggiati. Quel giorno aveva piovuto e la pista era umida. Salimmo su quattro kart ed iniziammo a girare come matti. L'inesperienza e il desiderio di sopravanzare gli altri causò numerose uscite di pista, testacoda e qualche sorpasso da "delinquenti". Il proprietario della pista, visto il nostro comportamento, ci richiamò al box per dirci che così non si poteva guidare. Dovevamo andare più tranquilli. Tranquilli un corno! Chiedemmo se aveva Kart usati da venderci. Visti i costi, dopo un paio di mesi, Roberto e Luigi ne comprarono uno a testa mentre io e Gianfranco lo acquistammo a mezzo. Quando non ci sfidavamo su quel percorso, i Kart restavano in custodia nel garage della pista. A poco alla volta i desideri aumentarono e, mentre Roberto e Luigi migrarono a Kart nuovi e molto più veloci, Gianfranco ed io decidemmo di lasciar perdere e vendemmo il tutto.
Chi, amando guidare veloce, non ha mai provato un Kart 125 da competizione non sa cosa si è perduto. Ha un'accellerazione semplicemente mostruosa in quanto, in poche decine di metri, si riesce a scaricare tutte le cinque marce raggiungendo una velocità superiore a 100Km/h. Andare a quella velocità su quattro ruote slick e seduto a 10 centimetri da terra sembra, e non esagero, di andare a 300 Km/h. La tenuta di strada, così come la frenata, sono assolutamente inconcepibili per qualsiasi automobile in commercio. Il lato negativo risiede nel fatto che anche i costi impressionano.
Due eventi non li dimenticherò.
#1
Stavo girando sulla pista insieme a numerosi altri Kart. Mi accorgo di essere seguito a breve distanza da un "avversario" sconosciuto. Ovviamente cerco di andare il più veloce possibile e, più o meno nei limiti della corretta competizione, impedisco al sopraggiungente ogni possibilità di sorpasso. Dopo svariati tentativi il tizio dietro di me ci prova di nuovo e di brutto. Ci tocchiamo e finiamo ambedue nel prato. L'avversario si toglie immediatamente il casco (avrà avuto si e no 15 anni) e con una serie di insulti si scaglia verso di me. Tranquillamente mi alzo, sfilo il casco e appena il ragazzo si rende conto della notevole differenza di età fa una rapida marcia indietro, chiede scusa, dice che sono cose che possono succedere e mi aiuta a ripartire! Avevo torto marcio.
#1
Improvvisamente, in pieno rettilineo e alla massima velocità possibile, vengo colpito da una scarica elettrica mostruosa che blocca tutto il mio corpo rendendomi incapace di fare alcun movimento. Contemporaneamente, probabilmente (pensavo io) per la mancanza di pressione sul pedale dell'accelleratore, il Kart inizia a decelerare. Ricordo benissimo di aver creduto che fosse giunta la mia ora a causa di un cavo elettrico dell'alta tensione, presente veramente nei pressi del Kartodromo, che si doveva essere staccato e si era andato ad incastrare chissà dove nel mio Kart. Quando, dopo un tempo che a me apparve infinito il Kart si fermò sul prato, cessò anche la scarica che aveva trasformato il sedile in una "sedia elettrica". Cosa era successo? Il cavo di alimentazione della candela che ha un altissimo voltaggio ma anche un bassissimo amperaggio, si era staccato e si era andato a posare sulla mia spalla destra! Il livido c'è rimasto per un bel pò di giorni.
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