Gli anelli della vita


Si chiamava Fabrizio. A volte mi diceva: "Vieni oggi verso le cinque...". L'appuntamento era a casa sua in Via Paolini, una traversa di Viale Marti sulla Circonvallazione appena fuori porta San Jacopo. Gli incontri avvenivano quando lui era sicuro che i suoi non sarebbero stati in casa. Prendeva le chiavi della Fiat 1100 e, ambedue senza patente (avevamo quasi diciotto anni), cominciavamo a girare in quelle stradine alternandoci spesso al posto di guida. Le prime volte non era facile nè riuscire a partire nè cambiare marcia ma, un pò alla volta, capimmo il funzionamento e per una estate intera facemmo la prima vera scuola guida. Il fattaccio avvenne con Fabrizio al volante. Forti dell'esperienza acquisita in una ventina di prove, nel fare una curva con un pò di ghiaia per terra, sbandò leggermente ma fu comunque sufficiente a toccare il paraurti anteriore nel muretto della casa d'angolo accanto alla sua. Il giochino era irrimediabilmente terminato perchè suo padre non avrebbe potuto non accorgersene. A causa del lungo "castigo" inflittogli, non lo vidi più per molto tempo ma la Fiat 1000 l'ho ancora nel cuore.

Foto