A parte i pochi giochi da fermo, generalmente passavamo le giornate in attività che avevano come scopo principale il movimento. Per noi correre era come respirare. Ne avevamo bisogno. Anche da giovani correre fa sudare e, specie nei mesi estivi, la sete arriva molto frequentemente. Quando questo accadeva, sempre di corsa, andavamo a bere alla fontana più vicina. Non esistevano che pochissime automobili, altrettanto pochi motorini ma c’erano tante biciclette. Quando arrivava un’automobile si sentiva da lontano e, lo stesso discorso, valeva anche per le moto e quindi era normale traversare le strade con tranquillità assoluta. Non arrivava mai nessuno. Una volta, dal pratino, era possibile arrivare alla fontana di Piazza San Martino passando da una stradina che adesso è occupata da un nuovo fabbricato delle Poste e questo percorso, nell’arco di una giornata, veniva fatto più volte. Anche quella volta, insieme a Franco, ci mettemmo a correre per andare a bere. L’ultimo ricordo che ho è quella signora in bicicletta che sbucò improvvisamente dalla strada di fianco al Duomo. Il manubrio mi colpì violentemente la tempia sinistra. (Evidente dimostrazione della mia altezza del tempo) Sono stato senza memoria per quasi tre giorni. I miei mi hanno raccontato che non sapevo chi ero, non riconoscevo nessuno, guardavo ogni cosa come se fosse stata la prima volta. Franco raccontò che l’investitrice si preoccupò molto del mio stato di salute ma, appena rialzato da terra dissi alla Signora in bicicletta che non mi ero fatto assolutamente niente e la convinsi che poteva andare via. In fondo lei non aveva alcuna responsabilità. Questo incidente ha lasciato tracce che ancora oggi, con i moderni strumenti della medicina, sono ben visibili e, ogni tanto, succede qualcosa nella parte sinistra della mia testa che mi costringe ad ammettere che non sono perfetto! Il lato positivo risiede nel fatto che, quando faccio o dico qualche cazzata, posso sempre scaricare la colpa sull’ematoma parietale sinistro che, evidentemente, non è stato ben riassorbito.
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