
La “Torre di Palazzo” in piazza Grande, qui raffigurata in una foto di un quadro presente all'interno del Palazzo Mansi, era il centro operativo della difesa militare di Lucca. Quattro soldati, a turno sempre presenti sulla cima, controllavano continuamente il territorio attraverso dieci “cannocchiali” fissati sulla cima e puntati sulle torri di avvistamento posizionate sulle colline intorno allacittà. Gli “occhi di Lucca” erano diretti prevalentemente sui monti pisani, sul Quiesa, a Sesto di Moriano e nella zona di Altopascio. Nel caso che da una di queste periferiche torri di osservazione, apparisse anche un minimo pericolo per la Repubblica di Lucca, attraverso segnali di fumo (diurni) o di fuoco (notturni) la notizia arrivava subito alla “Torre di Palazzo” dalla quale veniva dato l'allarme suonando la campana chiamata la “Ghibellina”. Tutti gli uomini, da 17 a 70 anni, dovevano accorrere nelle zone loro assegnate dove l’esercito provvedeva ad armarli e a posizionarli sul lato delle Mura dal quale si aspettava l’attacco, mentre la cavalleria era comunque già diretta sul luogo segnalato. Era un sistema di difesa perfetto e ammirato in tutta Europa. Neppure l'esercito fiorentino riuscì mai a conquistare la nostra città. Poi arrivò Elisa Baciocchi....
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