
Si è parlato spesso della Lucca antica andando indietro nel tempo di molti anni, a volte di secoli, ma questa volta esageriamo e arretriamo di millenni, anzi di milioni di anni e, per l'esattezza, diamo un'occhiata al nostro territorio come appariva un paio di milioni di anni fa! La Toscana era quasi tutta sott'acqua. Il mare la faceva da padrone ed i “Tours operator” consigliavano sicuramente le famose spiagge di Moriano, alla foce del Serchio, il quale, enorme e violento, nella sua lunga storia è riuscito, in certi tratti, a scavare ed abbassare le valli in cui scorreva di ben 200 (duecento) metri! Poi, poco alla volta e senza alcuna fretta, la natura ha instancabilmente continuato a modificare se stessa ed attraverso una serie di movimenti ”orogenetici” del terreno, cioè processi di formazione di rilievi, ha provocato sia il sollevamento di catene montuose, Pizzorne comprese, sia la creazione di grandi laghi in depressioni naturali ed adesso scomparsi come Castelnuovo, Barga e Pieve Fosciana. Nel corso dei millenni i cambiamenti non hanno mai avuto fine e quindi, successivamente, uscirono dall'acqua anche le colline di Montecarlo mentre il fiume, man mano che la costa retrocedeva, contribuiva senza sosta all'opera di costruzione della nostra piana. Poi, un giorno, chissà quando, probabilmente da nord e provenendo chissà da dove e perché, un gruppo di umani, un piccolo popolo arrivò sulle colline e vide, circondata da acqua e paludi, una porzione di terra leggermente sopraelevata che venne da loro considerata come una “terra promessa”. Quel pallino rosso nell'immagine è stato l'embrione di una città la quale, dopo decine di secoli di estenuante lavoro, di indicibili sofferenze, di impietose carestie, di grande coraggio, di devastanti guerre e di costante perseveranza di donne e uomini che hanno sacrificato anche la loro stessa vita, adesso noi, inconsapevoli e molto più fortunati, chiamiamo Lucca. Rispettiamola anche per questo...
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