
Vivere all'interno della protezione offerta da possenti mura era enormemente più sicuro di una precaria esistenza isolata, indifesa e soggetta a qualsiasi forma di prepotenza, brutalità e abusi di ogni genere perpetrati, e quasi sempre impuniti, da milizie nemiche e bande di delinquenti. La diffusa insicurezza fu quindi una causa dell'aumento demografico della città che generò una sempre maggiore richiesta di abitazioni. Per questo motivo, anche le piazze che conosciamo non esistevano oppure erano molto meno ampie di adesso. Colorati di rosso, adiacenti il Duomo di San Martino (ancora senza transetti e più corto dell'attuale), erano presenti due grandi edifici adesso scomparsi. Di fronte alla facciata della chiesa si trovava un fabbricato costruito su parte delle fondamenta della chiesa Domini et Salvatoris e successivamente demolito nel 1412, con un decreto di Paolo Guinigi, per ampliare la piazza. Inoltre, a fianco della Cattedrale, al posto della futura piazza Antelminelli, era ancora presente un esteso complesso abitativo. Anche una larga parte di quella che sarebbe diventata piazza San Michele, nella zona compresa tra il campanile e il palazzo Pretorio, era occupata da un fabbricato del grande Ospedale omonimo che venne demolito, dopo il 1300, quando fu portato a termine l'accorpamento con quello della Misericordia. E di esempi ce ne sarebbero altri...
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