Le mura Romane...
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Anche se riferito ad un'opera costruita circa 2000 anni fa, il tracciato originale delle mura Romane (linea blu) sembra oggi essere abbastanza certo, con la sola esclusione di alcuni disaccordi “archeologici” interessanti il tratto del lato sud-ovest (linea punteggiata blu). Evidenziati con lettere rosse nell'immagine, vengono indicati i luoghi dove sono stati ritrovati quei reperti che hanno permesso di stabilire, nel modo più verosimile, l'antichissimo tracciato nella sua totalità. Iniziando dal muro visibile e presente nella chiesa della Rosa (A), si prosegue verso nord-est con un ritrovamento tra via Santa Croce e piazza S. Maria Bianca (B) per arrivare sotto il palazzo d'angolo fra via dell'Angelo Custode e via Nuova (C) nella quale, piegando verso nord-ovest, sono stati scoperti due filari di blocchi calcarei (D e E). Altri importanti reperti archeologici sono poi venuti alla luce in via Fillungo (F) e via dell'Angelo Custode (G) confermando quindi l'andamento curvilineo di quel tratto di mura in quanto adiacenti un ramo arcuato del nostro fiume. Proseguendo verso nord-ovest e ritornando ad avere un percorso rettilineo, si rintracciano importanti opere sia sotto palazzo Andriani (H) che adiacenti la chiesa di Sant'Agostino (I). Si arriva così fino all'estremo di via Pelleria (L) dove le mura volgono a sud-ovest continuando poi nella zona più occidentale dell'antichissimo monastero di Santa Giustina (M) in seguito trasformato in ospedale e oggi sede del Tribunale. Importanti tracce di mura romane sono venute alla luce in piazza della Magione (N) e, sul lato sud-ovest, in corso Garibaldi sia ad ovest (O) che ad est (P) della chiesa di San Girolamo, continuando infine con quelle all'altezza di via del Molinetto (Q). Con la sola esclusione del tratto presente nella chiesa della Rosa (A), quasi tutti gli altri “pezzi” sono stati ritrovati a seguito di opere di scavo, per lavori occasionali o di manutenzione, sia in alcune strade sia nelle cantine di palazzi lucchesi. Considerando i circa 3 metri che ci separano dal piano di calpestio romano, per gli archeologi, Lucca è un grande “supermercato” dove possono sempre trovare pane per i loro denti...