Il porto di Motrone...
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Ci sarebbe molto da dire sulle guerre infinite legate al porto di Motrone, costruito nella zona dove adesso si trova l'Aurelia a Marina di Pietrasanta, e concesso a Lucca da Enrico IV fino dal 1084. Tralasciamo nomi e date difficili da ricordare e sintetizziamo la storia travagliata di questo importante sbocco al mare per il commercio lucchese. Fu presto occupato dai pisani che costruirono una fortezza in legno... ritornò nuovamente dei lucchesi che edificarono una struttura in pietra... fummo in seguito costretti ad accordarci con i genovesi per evitarne la distruzione ad opera di Pisa... la quale comunque ci riuscì qualche anno dopo abbattendo la nostra e costruendoci una nuova fortezza... che fu ancora riconquistata dai lucchesi... e, ad un centinaio di anni dall'inizio di questa sequenza di combattimenti, fu firmato un trattato di pace il quale, però, obbligava Lucca a comprare solo il sale pisano. Ma mica finisce qui! Il porto cambiò di mano ancora più e più volte: fu usato anche dai fiorentini, e poi noi dovemmo cederlo a Genova per pagare un debito con una loro banca! In seguito fu riconquistato dai fiorentini che però lo dovettero cedere ai francesi....e in ultimo, finalmente, l'innalzamento del fondo del porto, e quindi l'impossibilità di un suo utilizzo, portò al termine delle dispute ed al declino del traffico mercantile... Si deve sapere che, nel corso delle innumerevoli contese con i pisani, i lucchesi decisero di presidiare la via di accesso costiera che proveniva da sud, da Pisa, e quindi costruirono un maniero cilindrico di osservazione e segnalazioni alto più di 30 metri. Questa costruzione, da non confondere con la torre Matilde, venne chiamata “Castrum Mari” ed era collegata all'entroterra da una via la quale, in onore all'imperatore Federico Barbarossa, prese il nome di “Via Regia”. Quindi, da ora in poi, quando andremo al mare, sapremo perché “Via...reggio” si chiama così.