
Oltre 2000 anni fa la struttura di “Luca” (nome romano di Lucca) fu impostata seguendo il classico schema del “castrum” romano (l'accampamento dell'esercito). Un'area, più o meno rettangolare, divisa in quattro parti da due strade principali ortogonali (“Decumanus maximus” e “Cardo maximus”) al cui incrocio fu realizzato il “Forum” (la piazza più grande e importante). Un reticolo di strade parallele alle due principali suddivise poi l'area in quartieri dove vennero edificate le “Domus” (case di ricchi) e le “Insulae” (condomini del popolo). Fuori le mura, per evitare problemi di ordine pubblico, venne realizzato un “Amphitheatrum” (anfiteatro) mentre un piccolo “Theatrum” (teatro) fu ricavato adiacente le mura (zona Piazza Sant'Agostino). La città fu anche dotata di un lungo acquedotto che proveniva dalla zona del Morianese per rifornire di acqua qualche “Domus”, le “Thermae” (terme), le “Fontes” (fontane) e le “Foricae” (bagni pubblici) per poi riversare tutto nella “Cloaca maxima” (fognatura). Solo le principali e più importanti vie romane erano lastricate con la sovrapposizione di più strati identificati con il termine “stratum” (da cui l'italiano strada, ma anche l'inglese street e il tedesco strasse). Gli “agrimensores” (geometri) provvidero poi a “centuriare” tutta la piana (la “centuria” era un appezzamento di terreno di circa 50 ettari) consegnando i vari appezzamenti in gestione a coloni e veterani dell'esercito (pensione?). Questi immensi lavori sono ancora abbastanza identificabili dall'alto, sia dentro la città (vedi l'immagine) che nella campagna circostante...
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