IHS...
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Sopra molte porte e portoni di Lucca, come in tante altre città, è ben visibile una pietra con la scritta “IHS” che, come simbolo “segreto”, si trovava spesso incisa sulle tombe dei primissimi cristiani. Ma cosa significano quelle tre lettere e quale origine hanno? Purtroppo la diffusa ignoranza ha tramandato interpretazioni errate che niente hanno a che vedere con la verità. “Iesus Hominum Salvator”, cioè “Gesù salvatore degli uomini”, oppure “In Hoc Signo (vinces), cioè “Con questo segno (vincerai)” sono traduzioni assolutamente fantasiose e quindi, anche se sarà un po' difficoltoso, cerchiamo di fare chiarezza. Le tre lettere compaiono per la prima volta nel III secolo tra le abbreviazioni utilizzate nei manoscritti greci del Nuovo Testamento mentre la croce sarà poi una aggiunta papale effettuata, oltre mille anni più tardi, nel 1427. Il problema di interpretazione nasce dal fatto che l'alfabeto greco utilizza caratteri spesso diversi dai nostri e quindi, in questo caso, la H è una “eta” e la Σ una “sigma” cioè, foneticamente, una “E” e una “S”. Pertanto l'attuale scritta “latinizzata” IHS, in lingua greca veniva riportata come IHΣ e pronunciata come “IES”, vale a dire l'abbreviazione della scritta greca IHΣΟΥΣ, cioè, letteralmente, "Iesous" cioè Gesù. In conclusione ritengo, forse sbagliando, che l'abbreviazione del nome di Gesù si sarebbe dovuta tramandare tutta in latino (IES) oppure tutta in greco (IHΣ) e non una via di mezzo.