Campanili "nani"...
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Due antiche e simpatiche immagini delle conseguenze derivate dal rispetto delle leggi lucchesi sulla “tagliata”. La nuova legge imponeva il fatto che, fuori dalla città, nessuna costruzione potesse superare in altezza quella delle nostre mura e quindi anche i campanili delle chiese dovevano rispettare quella limitazione. Il prodotto finale non poteva certamente essere “gradevole” all'occhio anche perché, nessuno è abituato a vedere una chiesa con un campanile “nano” che, tra l'altro, perde la sua più importante missione. Un campanile troppo basso non si può vedere da lontano né il suono delle sue campane può percorrere lunghe distanze. Comunque la legge andava rispettata e, nell'immagine, ecco come si presentavano due chiese della prima periferia lucchese. Ad ovest della città, nel 1320, fu costruita una prima piccola chiesetta dedicata a Sant'Anna (a destra nell'immagine) con attiguo un oratorio dedicato a San Regolo. Causa danneggiamenti provocati dalle esondazioni del vicino fiume, un centinaio di anni più tardi, venne edificata una nuova chiesa la quale subì ampliamenti nel XVIII secolo fino a quando, consacrata nel 1932, fu innalzata l'attuale. Ad sud della città e vicino alla cerchia delle Mura urbane, verso la fine del XVIII secolo, nella zona dove sembra sorgesse un piccolo oratorio, fu eretta una chiesa dedicata a San Concordio e, dopo solo una sessantina di anni, fu sostituita dall'attuale il cui campanile, non più “nano”, risale al 1929.