Per 38 anni | Precedente |
Pietro Raffaelli, esponente Socialista Viareggino, quando nel 1972 divenne Presidente dell'I.A.C.P. (Istituto Autonomo Case Popolari), era anche il Presidente nazionale dell'ordine dei Geometri. Con il tempo ho capito che era veramente un uomo con una visione del futuro che, nella mia vita, non ho riscontrato in nessun altro. Basti pensare che, già nel 1970, affermava che la tecnologia sarebbe stata la scienza vincente degli anni a venire e quindi, contro tutto e tutti, si adoperò per portare all'interno dell'Ente quella "meccanizzazione" che riteneva indispensabile per affrontare il futuro. Gli mancava solo l'uomo giusto. Considerato che in un colloquio privato lo avevo portato a conoscenza del fatto che il lavoro di geometra, con tutto il rispetto possibile, non lo ritenevo adatto alle mie caratteristiche mentali, decise di investire su di me. Fu una vera e propria scommessa, come una puntata di poker al buio. Un grande rischio per lui ed una enorme opportunità per me. A distanza di anni, visti i risultati, è chiaro che abbiamo vinto entrambi. |
Francesco Malfatti, Onorevole e poi Senatore del Partito Comunista Italiano, diventa il nuovo Presidente nel 1974. Dotato di grande carisma, di un forte carattere e di una cultura immensa faceva parte di quella tipologia di persone che non passano inosservate, ami oppure odi. Mi piaceva il suo modo autoritario di affrontare i problemi. Difficilmente rinviava una decisione e, anche se apparentemente ascoltava gli altri, faceva sempre quello che voleva lui, assumendosene comunque la responsabilità, cosa che era, è e sarà sempre difficile ritrovare nelle persone preposte alla guida di altre persone. Con tutta la Dirigenza contraria sostenne l'idea dell'informatizzazione con la massima energia possibile organizzando, quasi una sfida per quegli anni, il primo seminario nazionale sull'informatica negli Enti Pubblici. Ricordo benissimo che, al Ciocco, sia negli interventi che nelle discussioni, furono ben chiari due schieramenti: il primo composto da Francesco Malfatti ed io, l'altro dal resto dei partecipanti. |
Ugo Caffaz, esponente di rilievo della sinistra fiorentina, nel 1977 era il Direttore Generale del Consorzio Regionale tra gli IACP della Toscana. Il suo Ente fu incaricato di centralizzare la bollettazione di tutti gli Istituti regionali. Aveva a disposizione i soldi e la tecnologia del Centro Elaborazione dati della Regione ma gli mancava l'uomo al quale affidare il difficile compito. In tutta la Toscana io ero l'unica scelta possibile in quanto solo io avevo conoscenze specifiche sia nel campo da informatizzare che nei linguaggi di programmazione necessari. Dopo aver contattato il mio Presidente, mi venne a cercare direttamente nel mio ufficio di Lucca. La trattativa prese la svolta decisiva quando mi resi conto, senza alcuna possibilità di errore, che la lama del coltello era nelle sue mani perchè il manico lo tenevo io. L'accordo venne raggiunto con ampia soddisfazione tra le parti ed io, a poco più di trent'anni, mi trovai a capo di un gruppo di lavoro con tutta la responsabilità del raggiungimento degli obiettivi politici per i quali era stato investito un bel pò di denaro. La prima e più importante delle scadenze era fissata per il 31 dicembre... ma il mio gruppo ed io riuscimmo ad anticipare di pochissimo quella data e, poco prima della mezzanotte di mercoledì 28, l'enorme stampante del Centro Elaborazione dati della Regione Toscana decretò il nostro successo. |
Luca Brocchini, esponente della sinistra viareggina, divenne il Presidente dell'ATER di Lucca (ex IACP) e nel 1997 contribuì a farmi conoscere a livello nazionale inserendomi nel gruppo di lavoro di Federcasa, ovvero la struttura con sede a Roma che raggruppava tutti gli IACP d'Italia. Dopo pochi mesi fui nominato Coordinatore del gruppo informatico nazionale e quindi, dopo la Toscana, la mia professionalità fu conosciuta, e credo apprezzata, anche in campo nazionale. Sotto la sua presidenza, prima durante e dopo l'esperienza nazionale con Federcasa, sono stato messo nelle condizioni di sviluppare una serie di tecnologie le quali, sempre supportato da collaboratori più che validi, hanno permesso alla mia Azienda di ottenere importanti riconoscimenti ufficiali in alcune manifestazioni nazionali. Sicuramente decisivo fu anche l'accordo raggiunto tra il mio Presidente e quello dell'Ater di Firenze per lo sviluppo congiunto di applicazioni informatiche. |
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